Mantovarchitettura

con Michela Bassanelli, Roberto Dulio e Luka Skansi
a cura di Filippo Bricolo

L’architettura della memoria è afflitta da una irrisolvibile radice problematica: idealmente costruita per rimanere in un tempo lungo segna invece il pensiero del piccolo tempo in cui è stata realizzata. Spesso racconta la memoria dei vinti, si fa messaggio politico, distorce racconti, a volte li parzializza, quasi sempre porta dentro di sé il nucleo irrisolto di una violenza latente. Sul piazzale dell’Ossario di Custoza il “monumento buono”, che accoglie in un abbraccio eterno le spoglie dei vinti e dei vincitori studiosi, studenti e cittadini si confronteranno in un dialogo partendo dall’epitaffio iscritto nel monumento: “Nemici in vita, morte li adeguò, pietà li raccolse”. 

Filippo Bricolo: La memoria come un quasi: Il Memoriale di Kampor di Edvard Ravnikar  

Michela Bassanelli: Il trauma nel linguaggio dell’architettura memoriale.  

Boico, Dardi, Polesello, tre progetti a confronto per la Risiera di San Sabba. 

Luka Skansi: Archetipo e memoria: Memoriale ai 26 partigiani congelati di Matić Poljana 

Commentario: Roberto Dulio 

Nell’ambito della giornata le studentesse del Polo di Mantova del Politecnico di Milano presenteranno una riflessione sul progetto del nuovo Museo della memoria a Custoza.  

Ossario di Custoza venerdì’ 16 Maggio ore 11:00 

Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano 

Comune di Sommacampagna