Mantovarchitettura

con Adi Ćorović, Giorgio Danesi
e Claudio Margottini
a cura di Fabio Marino

Nella sua lunga carriera Andrea Bruno (1931) è intervenuto in diversi contesti stravolti dalla guerra, dove la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale obbliga a interpretare il senso della distruzione. I suoi progetti testimoniano la possibilità e la volontà di intervenire in luoghi nei quali la furia iconoclasta ha devastato non solo città e infrastrutture, ma anche monumenti simbolici. L’architetto, dinanzi alle rovine, non può sottrarsi dal ritrovare una forma persino in ciò che è stato volutamente cancellato, provando ad assegnare un nuovo valore a questa memoria distruttiva.