a cura di Vittorio Uccelli
La mostra “Paolo Zermani. Il nuovo nell’antico” consente di poter ammirare tre significativi progetti di uno dei più intensi architetti della scena internazionale, la cui opera si confronta con la contemporaneità mentre trova le sue radici nella profondità della storia.
Paolo Zermani è professore ordinario di Composizione architettonica alla Facoltà di architettura di Firenze ed è stato professore invitato all’Accademia di architettura di Mendrisio dal 2014. È fondatore dei convegni “Identità dell’architettura italiana” e direttore del master “Museo Italia”. Le sue opere sono pubblicate nelle maggiori riviste di architettura internazionali. Dal 2007 è Accademico di San Luca. Nel 2018 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per l’architettura.
Il lavoro di Paolo Zermani è messo in mostra attraverso materiali che ne spiegano l’ideazione, consistenti in raffinati modelli lignei e nelle immancabili prospettive rosse. Ogni opera esposta è testimoniata dalle fotografie d’autore di Mauro Davoli e Stephane Giraudeau che ne ritraggono la realizzazione.
Osservando i progetti presentati quali la Riforma architettonica e liturgica della Basilica di S. Andrea, Mantova (2015), la Ricostruzione e restauro del castello di Novara (2016), e la Nuova uscita del Museo delle cappelle Medicee, Firenze (2023), recentemente inaugurato, ci possiamo immergere in un linguaggio architettonico senza tempo, a tratti schivo e severo, composto da architetture mai ammonitorie ma che, al contrario, costituiscono suggerimento, sollecitazione e affermazione di un mondo in cui credere e a cui scegliere di appartenere.
apertura dall’8 maggio al 7 giugno
orari:
dal mercoledì al lunedì dalle ore 10.00 alle ore 18.30
martedì chiusa