mostra a cura di Emanuela Bergomi,
Marco Introini e Lola Ottolini
La città nasce come luogo di convivenza e di relazione tra moltitudini di persone. In essa si condividono valori e si costruiscono edifici e spazi per abitare la bellezza del vivere comune. Ma oggi, nei conflitti che attraversano il mondo, la città è ferita: scelta come bersaglio per spezzare memorie, annientare simboli, dissolvere i legami della memoria collettiva. Il video “L’ultima città. Guerre, storie, distopie” intreccia e accosta la realtà alla fiction, il documento alla letteratura, per restituire la consapevolezza che distruggere una città significa cancellare ciò che il tempo e gli uomini hanno saputo costruire insieme.